La sostenibilità non è più un’opzione. Ne parliamo con Diana D’Isanto, Sustainability Practice di The European House-Ambrosetti

30-11-2022 | STORIE

La sostenibilità oggi è un tema chiave per la società nel suo complesso e per le imprese e, come sappiamo, non si limita alla sola tutela dell’ambiente. Abbiamo approfondito l’argomento con Diana D’Isanto, Senior Professional, Sustainability Practice DI The European House-Ambrosetti, che da tempo collabora con EP Produzione sul tema.

UN’ACCELERAZIONE SENZA PRECEDENTI

Come si è evoluta la sostenibilità all’interno delle aziende nel tempo?

La sostenibilità non è un tema nuovo. Oggi se ne parla moltissimo e siamo portati a pensare che sia una moda del momento ma non è così: già nel 1972, con il rapporto “Limits to Growth” del MIT, la scienza aveva reso evidenti i limiti di un modello di crescita lineare che avrebbe portato a spezzare l’equilibrio tra crescita della popolazione e capacità del pianeta di rigenerarsi.

La novità oggi è che, poiché ci stiamo avvicinando sempre più a questo scenario, dobbiamo correggere la rotta velocemente e accelerare gli sforzi insieme, senza lasciare nessuno indietro. In questo contesto va letta l’accelerazione dell’Unione Europea, che mira ad essere carbon neutral al 2050, e che ha avviato un percorso di politiche e azioni per sostenere la transizione sostenibile, verde e digitale del sistema economico e contrastare il greenwashing. Le iniziative sono pensate per agire in modo sinergico tra loro e sono accomunate da un denominatore: fare leva sulla finanza per creare economie di scala e incrementare gli impatti complessivi.

Lato imprese, ciò implica il passaggio da un approccio in cui la sostenibilità era una scelta, e quindi erano le imprese più virtuose ad adottare volontariamente strumenti e processi per integrare la sostenibilità nel business, a uno scenario in cui la sostenibilità non sarà più un’opzione ma diventerà un tema di compliance normativa.

“Le imprese saranno chiamate a diventare ancor più trasparenti, soprattutto sui temi di governance, e ad aumentare il numero di indicatori utili a qualificare gli impatti generati e subiti in relazione alle diverse dimensioni della sostenibilità”

Diana D’Isanto, Senior Professional, Sustainability Practice di The European-House Ambrosetti

 

UNA NARRAZIONE BASATA SUI FATTI

Come cambierà il modo in cui le imprese raccontano la sostenibilità?

Con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) si amplierà il perimetro di imprese soggette all’obbligo di pubblicare un’informativa di sostenibilità, alzando l’asticella rispetto ai requisiti già oggi previsti per le aziende che ricadono nel campo di applicazione della Dichiarazione Non Finanziaria.

La lotta al greenwashing passa anche attraverso la definizione di regole più chiare e stringenti per la rendicontazione di sostenibilità, orientate a favorire la comparabilità dei dati e a rendere disponibili ai diversi stakeholder tutte le informazioni necessarie per prendere delle decisioni informate. Le imprese saranno chiamate a diventare ancor più trasparenti, soprattutto sui temi di governance, e ad aumentare il numero di indicatori utili a qualificare gli impatti generati e subiti in relazione alle diverse dimensioni della sostenibilità.

Ci stiamo orientando verso un approccio science-based in cui contano i fatti, le performance, i risultati raggiunti e verificabili, al di là delle promesse.

In questa nuova era, dovremo forse provare a costruire anche una narrazione positiva della sostenibilità, quanto mai necessaria su un tema in cui prevale una narrazione drammatica e catastrofica, non solo a beneficio delle nuove generazioni, alle prese con una crescente eco-ansia, ma anche delle imprese che per prime devono essere stimolate all’azione. Un futuro sostenibile è ancora possibile.

The European House – Ambrosetti nel corso degli anni ha accompagnato EP Produzione in un percorso strutturato e condiviso di integrazione della sostenibilità nei diversi processi aziendali, adattando strumenti e soluzioni all’evoluzione del contesto normativo e alla crescente sensibilità sul tema, a tutti i livelli dell’organizzazione. Il viaggio continua.