Dall’Istituto Volta alla Centrale di Tavazzano e Montanaso, colleghi e generazioni a confronto

22-06-2021 | STORIE

Intervista a Claudio Bossi e Andrea Longo

La formazione è un ambito al quale EP Produzione dedica da sempre attenzione e impegno, anche attraverso la collaborazione con istituti superiori e universitari, contribuendo a preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro e promuovendo la cultura della sicurezza in senso ampio.

Tra le iniziative più recenti spicca il progetto formativo “sVOLTA verso la Sicurezza”, portato avanti dalla Centrale di Tavazzano e Montanaso e dall’Istituto di Scuola Superiore “A. Volta” di Lodi in collaborazione con AiFOS, l’Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza. Al progetto hanno partecipato due colleghi dell’impianto, appartenenti a generazioni diverse ma entrambi cresciuti sui banchi dell’istituto lodigiano: Claudio Bossi, responsabile ufficio del personale di centrale, e Andrea Longo, entrato in azienda lo scorso giugno.

Li abbiamo intervistati per conoscerli meglio e farci raccontare la loro esperienza scolastica e professionale, in particolare riguardo al valore imprescindibile della sicurezza.

Claudio, partiamo da te, vuoi raccontarci come sei arrivato alla Centrale di Tavazzano e Montanaso? Quali credi siano state le competenze chiave grazie alle quali sei stato selezionato?

Sono entrato nel settore elettrico mentre ancora stavo finendo la scuola: era il 1980, ho partecipato ad un concorso a livello regionale per Enel. In quegli anni venivano indetti concorsi cosiddetti “a serbatoio” dai quali la Società, allora pubblica, attingeva in caso di necessità. Bisogna tenere conto che i dipendenti negli impianti allora erano molti di più, data la minore componente di automazione. In centrale eravamo in 300 unità, mentre oggi siamo circa 70. I concorsi inoltre erano bandi pubblici, che non imponevano di possedere competenze specifiche: nel mio caso si trattava di aiutanti di officina assunti in categoria C2.

Andrea, il tuo ingresso risale allo scorso giugno, raccontaci anche tu come ti sei avvicinato alla nostra realtà professionale e quali requisiti ti sono stati richiesti.

Il primo incontro è stato proprio al Volta, in occasione di un precedente progetto sulla sicurezza nel mondo del lavoro in collaborazione con EP Produzione. Era presente anche Claudio, che al termine dell’incontro aveva chiesto se qualcuno tra noi studenti fosse interessato a lasciare i propri recapiti, e gli diedi il mio CV. Dopo essermi diplomato, ho trovato subito un impiego in un’altra azienda come tirocinante, ma circa un anno dopo sono stato contattato dall’Area Human Resources di EP Produzione e dopo una serie di colloqui anche in Centrale sono stato assunto. Credo che la mia esperienza professionale precedente, come manutentore, sia stata proprio uno dei fattori che mi hanno permesso di essere selezionato. Oltre a questo, nonostante non venissi dal settore elettrico, credo che abbiano giocato a mio favore la curiosità e la grande voglia di imparare e di mettermi in gioco.

Claudio, sei tornato in aula di recente, questa volta in cattedra, per un progetto sulla sicurezza. Come hai approcciato inizialmente questo tema, a scuola e in azienda, e come si è evoluto secondo te nel corso degli anni?

Quando mi sono diplomato ero già in servizio. La percezione della necessità e dell’importanza della sicurezza a scuola era molto minore: non se ne parlava e anche nelle ore di laboratorio si osservavano poche precauzioni ed erano quasi assenti le protezioni individuali. In azienda invece già in quegli anni si organizzavano corsi per la sicurezza e si indicavano i comportamenti da adottare durante il lavoro, ma nulla a che vedere con la cultura della sicurezza che si è andata a sviluppare successivamente, e che oggi colloca questo aspetto tra le priorità della nostra Società.

Se oggi siamo in grado di raggiungere l’obiettivo “Zero Infortuni” in EP Produzione lo si deve a tutto il percorso formativo e comportamentale messo a punto e applicato nel corso degli anni, grazie a un preciso impegno e volontà dell’azienda. Proprio nell’ottica di divulgazione della cultura della sicurezza abbiamo sviluppato la collaborazione con l’istituto Volta, promuovendo progetti che mirano a sensibilizzare gli studenti.

Andrea, la tua esperienza scolastica è stata diversa? Qual è stato l’impatto finora con la cultura della sicurezza di EP?

Nel mio caso il primo incontro con la sicurezza sul lavoro è avvenuto già all’istituto, dove ci hanno introdotti al concetto di lavoro sicuro e all’importanza dei DPI durante il primo accesso ai laboratori. Successivamente è iniziato il periodo di alternanza scuola-lavoro e abbiamo seguito una serie di corsi incentrati sui rischi che avremmo potuto incontrare all’interno di un ambiente di lavoro. Da quando sono in EPP, ho potuto approfondire la conoscenza delle varie componenti della sicurezza: ho frequentato molti corsi, formandomi per riconoscere tutti gli eventuali rischi che si possono trovare lavorando nell’impianto.