EPH completa l’acquisizione degli asset a carbone e a gas di E.ON in Italia

01-07-2015 | COMUNICATI STAMPA

Il gruppo energetico ceco Energetický a Průmyslový Holding (EPH) ha siglato con E.ON il contratto relativo all’acquisto degli asset di generazione elettrica a carbone e a gas della multinazionale tedesca in Italia. EP Produzione è la società, interamente controllata da EPH, che gestisce le attività italiane.

L’accordo fa seguito all’operazione annunciata lo scorso 12 gennaio e all’approvazione della Commissione Europea nel mese di maggio. L’intesa prevede il trasferimento a EPH di una capacità di generazione complessiva pari a circa 4.500 megawatt, di cui circa 600 megawatt relativi alla centrale a carbone di Fiume Santo, in Sardegna, e circa 3.900 megawatt relativi ad altre sei centrali a gas situate nella penisola e in Sicilia.

Daniel Křetínský, Presidente e co-proprietario di EPH, ha dichiarato: “Questa acquisizione è in linea con la nostra strategia di entrare nei mercati avanzati dell’Europa occidentale che non hanno sufficienti margini di riserva nella loro capacità installata e pertanto stanno aderendo a un nuovo modello di mercato noto come “capacity model”. Italia e Regno Unito sono i principali mercati che si trovano in questa situazione e il nostro interesse è focalizzato su di loro.  Siamo anche perfettamente consapevoli che attualmente il mercato italiano della generazione elettrica è “sottoposto ad una forte pressione economica, e che questa situazione non può mutare prima dell’implementazione del “capacity market”.

Il nostro piano industriale – ha proseguito Křetínský – tiene conto di questa situazione. Desidero inoltre sottolineare che in Italia perseguiamo una strategia di lungo termine focalizzata sullo sviluppo, compreso il nostro interesse in nuove acquisizioni. Vogliamo proseguire la tradizione di successo di E.ON nella produzione elettrica da fonti convenzionali in Italia con una strategia focalizzata sullo sviluppo di questi asset. Intendiamo lavorare in questa direzione in piena collaborazione con i dipendenti, organizzazioni sindacali e gli altri stakeholder”.

Le parti hanno concordato di non divulgare alcun dettaglio ulteriore.