PAOLO APPEDDU INCONTRA VIRTUALMENTE GLI STUDENTI SARDI
Per il quinto anno consecutivo EP Produzione, con la Centrale di Fiume Santo, aderisce anche per l’anno scolastico 2021-2022 al progetto formativo “La Nuova@Scuola”, lanciato dal quotidiano La Nuova Sardegna per rafforzare il legame delle imprese del territorio con gli studenti, e avvicinare quest’ultimi alla lettura cartacea del giornale.
Quest’anno sono oltre 60 le scuole superiori dell’isola coinvolte nel progetto, con incontri online, avviati scorsa settimana quali momento di confronto e informazione per i ragazzi sul loro futuro professionale.
Martedì 18 gennaio il Capo Centrale di Fiume Santo, Paolo Appeddu ha tenuto un webinar con oltre 400 studenti di 13 Istituti superiori di varie province (Sassari, Porto Torres, Oristano, Alghero, Cagliari, Nuoro e Olbia) che hanno mostrato grande curiosità e preparazione verso il settore energetico anche attraverso le loro domande.
Appeddu ha iniziato il suo intervento raccontando prima il proprio percorso accademico al Politecnico di Torino e poi quello professionale che lo ha portato a rivestire l’attuale ruolo in azienda, parlando anche di quali sono le figure professionali che lavorano nella Centrale menzionando tra gli altri coloro che si occupano della conduzione dell’impianto, i tecnici di manutenzione che garantiscono efficienza e affidabilità della Centrale e le funzioni di staff.
Il Capo Centrale ha spiegato cosa ha significato ottenere il premio EMAS sulla Dichiarazione Ambientale 2017, ricordando inoltre che la certificazione EMAS è volontaria e certifica la qualità con cui vengono gestiti e seguiti i processi ambientali di un impianto complesso come il nostro. Paolo ha tenuto a sottolineare come il sito di Fiume Santo sia una best pratice, che mette sempre al primo posto l’ambiente insieme alla sicurezza sul lavoro come priorità anche rispetto alla produzione energetica.
Diverse le domande relative alle fonti rinnovabili e al tema delle emissioni, a conferma dell’interesse degli studenti alla sostenibilità ambientale, Paolo ha spiegato come il nostro impianto sia in grado di trattare e bonificare i fumi prodotti dalla centrale; ha anche affrontato temi molto attuali, quali l’aumento del prezzo dell’energia, la differenza tra il costo della produzione da gas metano rispetto al carbone.
Appeddu ha concluso il suo intervento illustrando il possibile futuro della Centrale, in vista del phase-out dal carbone: la richiesta di autorizzazione per la trasformazione della centrale in un impianto a gas e la realizzazione di un parco fotovoltaico sull’area dei gruppi 1 e 2 ed un parco di accumuli di energia necessario per la rete futura. Si è soffermato anche sull’ipotesi di conversione, almeno parziale, dell’unità a carbone in biomassa vegetale, riconosciuta come combustibile rinnovabile e programmabile. Un’alternativa, per ora, non valida in Italia.
La registrazione del l’incontro “virtuale” è online sul sito della testata giornalistica.