“Che lavoro fai? Il racconto di una professione”: le persone di EP Produzione si raccontano

11-10-2021 | STORIE

OGGI PARLIAMO CON MATTEO BRESCIANI, HSE MANAGER DELLA CENTRALE DI OSTIGLIA (MN)

“CHE LAVORO FAI? IL RACCONTO DI UNA PROFESSIONE” È LA RUBRICA IN CUI I DIPENDENTI DI EP PRODUZIONE RACCONTANO IL PROPRIO LAVORO E IL PROPRIO PERCORSO FORMATIVO E PROFESSIONALE. UN’OCCASIONE PER CONOSCERLI MEGLIO, SCOPRIRE LE LORO COMPETENZE E L’IMPEGNO CHE METTONO OGNI GIORNO IN AMBITO PROFESSIONALE.

1. Matteo, ci puoi raccontare come hai iniziato il tuo lavoro nel settore energetico?

Ho iniziato a lavorare nel mondo dell’energia 25 anni fa, quando ancora studiavo all’università. Dopo l’assunzione in ENEL presso il RIT (Raggruppamento Impianti Termoelettrici) di Sermide, con la liberalizzazione del mercato elettrico sono passato da Eurogen a Elettrogen. Nel 2002 sono stato trasferito nella Centrale di Ostiglia, vivendo i vari passaggi di proprietà da Endesa ad E.ON, fino all’attuale EP Produzione dove sono ancora oggi.

2. Di cosa ti occupi e come si svolge la tua giornata tipo?

Sono il responsabile Ambiente e Sicurezza della Centrale, insieme ai miei collaboratori supportiamo il Capo Centrale ed i colleghi per tutti gli aspetti collegati all’esercizio della Centrale che possono avere riflessi su aree tematiche di Ambiente e Sicurezza. La mia giornata tipo inizia con un mini briefing di inizio giornata con il Capo Centrale e i Capi Sezione per fare il punto su eventuali criticità in corso e attività particolari del giorno. Successivamente un breve incontro coi miei collaboratori e poi in ufficio per le attività della mia “TO-DO list” preparata il giorno prima.

3. Quanto ha contato la formazione nel tuo lavoro?

La formazione svolge un ruolo essenziale nella mia professione: il numero sempre crescente di norme giuridiche e tecniche relative alle tematiche di “Ambiente e Sicurezza”, richiedono un costante aggiornamento. Oltre alla formazione tecnico/giuridica, ritengo particolarmente utile la formazione Manageriale offertami dalla nostra Azienda, la quale mi ha permesso di migliorare le soft skills e di intraprendere dei percorsi formativi per un potenziale sviluppo di carriera.

4. Quali sono le principali sfide che hai affrontato da quando fai parte del team/sei in EP Produzione?

Negli anni, in particolare durante il periodo vissuto in Endesa, ho capito che la cultura del cambiamento, del modo in cui si fanno le cose, unita alla ricerca di un continuo miglioramento, è l’unico modo per poter cancellare frasi pericolose come “abbiamo sempre fatto così”. La cultura della Sicurezza in particolare, ma anche della tutela dell’ambiente e del rispetto delle prescrizioni dei nostri atti autorizzativi, ci ha permesso in questi anni di conseguire importanti risultati, tra i quali il superamento dei 1.000 giorni senza infortuni. La sfida “Zero è possibile” è stata vinta, ora ci attende quella del “Zero è sostenibile”.

5. Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Sono una persona precisa e puntigliosa, mi piace approfondire i temi, entrare nei dettagli e questo lavoro me ne dà la possibilità. Ogni giorno non è mai uguale al precedente può capitare una situazione nuova o non prevista che necessita di essere analizzata per dare risposta ad un collega o al Capo Centrale in tempi brevi. Questo è contemporaneamente ciò che mi piace di più del mio lavoro ma a volte anche il limite, perché occorre conciliare il poco tempo a disposizione con la necessità di fornire delle risposte adeguate.